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Il comitato etico |
Stefano Salvi è intervenuto a Pisa al Festival del Futuro migliore, in occasione del quale ha ritrovato Giulietto Chiesa. I reportage di inviati di guerra dei due reporter si possono trovare, insieme a quelli di altri autori come Franco Di Mare e Tony Capuozzo, si possono leggere nel libro edito da Zeli- Baldini e Castoldi “L'Informazione deviata”. Dal capitolo “La mia avventura in Iraq” di Stefano Salvi: "Il comitato etico".
Nel 2000, quando uno era in Iraq si trovava completamente fuori dal mondo: non c’erano i telefonini, non c'era niente. Le automobili erano ancora quelle del 1985. Dopo quasi un mese di permanenza in Iraq, sono arrivato all'aeroporto a Milano ed ero completamente estraneo a tutti i problemi dell'Italia. Mentre aspettavo la macchina, ho comprato il Corriere della Sera. A un certo punto, ho letto a titoli cubitali che in Italia era stato necessario nominare un comitato etico per decidere se due gemelli siamesi appena nati avrebbero dovuto o no subire un intervento per vivere o per morire. L'alternativa era la vita o la morte. E bisognava istituire un comitato etico? Ma vi rendete conto? Ma anche un deficiente capisce che bisogna tutelare la vita in ogni modo e, prima si opera e si tenta di salvare due vite, poi ci si mette a discutere.Tutto 'sto casino è stato fatto perché a Palermo doveva essere inaugurato un nuovo reparto di pediatria e, allora, quale evento migliore che non immolare sull'altare del lancio del reparto pediatrico una coppia di bambini siamesi sospesi tra la vita e la morte? C'era bisogno del comitato etico? E allora il medico iracheno che mi diceva con le lacrime agli occhi che, per mancanza di aghi, ha dovuto scegliere tra due bambini chi salvare? Quanti comitati etici dovrebbero fare in Iraq? Venti al secondo? Ma vi rendete conto che viviamo in un Paese di "merda"? Ci hanno rotto le palle per cinque mesi con il bambino di Cuba, Elian. Intanto in quei cinque mesi erano morti trenta mila bambini iracheni. Qualcuno ha scritto una riga su uno dei bambini morti in Iraq? La Camera dei deputati per l'inchiesta che ho condotto in Iraq
ha indicato, all'interno di una mozione approvata dal Parlamento, che "ci voleva l'iniziativa di un inviato come Salvi per far conoscere a otto milioni di italiani il dramma iracheno". Anziché ringraziarmi nelle mozioni, i nostri politici non potevano cercare di dare risalto al problema che avevo sollevato? |
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